Blu dipinge ancora

Blu murale Rebibbia




BLU, street Artist senigalliese di fama mondiale, torna a lasciare traccia alla sua straordinaria maniera.
“Un’opera tremendamente allegorica che riassume tutto il sudiciume che nel tempo si è sedimentato tra le pieghe di una società malata, una società che non cura ma che fa ammalare.”, per citare il sito (anche) di street art Art-Vibes.com

Rebibbia, quartiere di Roma famoso per il Carcere, è il luogo dove è apparsa l’ ultima opera di Blu , street-artist senigalliese famosa nel mondo. La sua nuova opera, con una sola immagine, ‘disegna’ la società attuale.
Un solo disegno che da’ l’idea precisa della ingiustizia sociale, e che è una critica amara al sistema capitalistico globale.

“Nell’ultimo murale ,intitolato “Cápita”, è ritratto un enorme toboga, in apparenza giostra, in realtà divertimento solo per alcuni. Gli scivoli acquatici multicolore terminano la loro corsa in due vasche: in una l’acqua è putrida e raccoglie gli scarti della società ovvero le fasce più deboli, nell’altra la piscina è pulita e sulla superficie cristallina dell’acqua galleggiano panzoni potenti e arricchiti, con champagne, corone, e copricapi vescovili al seguito, la rappresentazione ironica e spietata di quella parte del potere sempre più corrotta.

Il parco dei divertimenti assume le sembianze organiche di un grosso intestino umano, capace di regalare gioia e sfarzo, miseria e vergogna, ma anche servilismo e sudditanza.

Quello raccontato da Blu è un tessuto sociale e culturale ferito, fortemente gerarchico dove consumismo, sprechi, privilegi, materialismo, violenza, ostentazione e incompetenza non fanno altro che acuire i già marcati livelli di diseguaglianza.

Blu con un’opera tremendamente allegorica riassume tutto il sudiciume che nel tempo si è sedimentato tra le pieghe di una società malata, una società che non cura ma che fa ammalare.” (estratto da Blu – Cápita, murale a Rebibbia